Riabilitazione del Pavimento Pelvico
- Agnieszka Gocel

- 17 nov 2015
- Tempo di lettura: 1 min
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento delle disfunzioni del pavimento pelvico, che influiscono negativamente sulla qualità di vita di molte donne, rendendo questi disturbi un vero e proprio problema sociale. La disfunzione perineale più comune è l’incontinenza urinaria, che colpisce circa il 16% delle donne tra i 16 e 30 anni, e se viene considera la fascia di età dai 20 ai 70 anni la percentuale sale al 69%. Altri sintomi legati al danno perineale sono: la ritenzione urinaria, i prolassi, le incontinenze fecali, le disfunzioni sessuali e il dolore pelvico cronico. In poche sono consapevoli di poter curare questi disturbi, e spesso il sentimento che accomuna queste donne è la rassegnazione a vivere una vita costantemente influenzata dalle perdite o dal dolore.
La riabilitazione perineale passa attraverso un lavoro corporeo graduale, che prende in considerazione la respirazione, la mobilizzazione del bacino, la percezione fisica del pavimento pelvico ed esercizi di tonificazione muscolare specifici. Tutti gli esercizi possono essere svolti in posizione sdraiata, seduta, accovacciata o in piedi; è però importante ricordare che devono essere svolti secondo difficoltà crescente, passando dagli esercizi più semplici a quelli che richiedono maggiore consapevolezza in maniera graduale. La riabilitazione può essere svolta in sedute individuali o di gruppo, e deve essere guidata da personale competente appositamente formato per questo tipo di lavoro, in modo da garantire una ripresa corretta del tono muscolare e un approccio individualizzato.
In caso di disfunzioni del pavimento pelvico è opportuno rivolgersi al medico curante e all’ostetrica che effettueranno una valutazione clinica dettagliata e programmeranno un percorso riabilitativo personalizzato, sulla base delle esigenze individuali di ogni donna.



























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