Linea guida "Taglio cesareo: una scelta appropriata e consapevole"
- Agnieszka Gocel
- 6 nov 2014
- Tempo di lettura: 3 min
Il parto è un evento naturale, ma vi è sempre più la tendenza a trasformarlo in un intervento chirurgico. In molti casi, oggi, specie in Italia, le donne partoriscono con il taglio cesareo senza un reale motivo di salute. L’obiettivo di questa scheda, e della linea guida da cui è ricavata (Taglio cesareo: una scelta appropriata e consapevole), è di sostenere tutte le donne nella scelta del tipo di parto più indicato nel loro caso.
Il consenso informato;
Prima di sottoporvi a un taglio cesareo, dovete dare il vostro consenso informato
all’intervento, in base a un set di informazioni minime fornite dal medico, che
devono comprendere:
• l’indicazione medica all’intervento;
• i benefici e i rischi rispetto al parto naturale nel caso specifico;
• informazioni su anestesia e intervento chirurgico;
• implicazioni per gravidanze e parti successivi.
In caso di taglio cesareo programmato, vi raccomandiamo di discutere il consenso
con il vostro medico prima del ricovero, in modo da esprimere i vostri eventuali dubbi
ed avere il tempo necessario per riflettere sulle informazioni ricevute.
Qualche cifra sul taglio cesareo....
• Nel 1985 l’Organizzazione Mondiale della Sanità
raccomandava di non eseguire più di 1 parto con taglio
cesareo su 7 (15%): questo era il valore individuato come
limite a garanzia del massimo beneficio per la salute di
mamme e bambini.
• In Italia, nel 2008 la percentuale di tagli cesarei ha
raggiunto il 38%, superando di gran lunga i valori
registrati negli altri Paesi europei che si attestano intorno
al 20-25%.
• Si registra, inoltre, un’ampia variabilità regionale, con
proporzioni maggiori al Sud che raggiungono il 62% in
Campania.
• Percentuali più elevate di tagli cesarei vengono registrate
nelle case di cura private rispetto agli ospedali pubblici
e nelle strutture che assistono un basso numero di parti
annui.
Il taglio cesareo è davvero più sicuro del parto naturale?
Non ci sono prove che il taglio cesareo, in assenza di situazioni cliniche che ne giustifichino l’esecuzione, sia più sicuro per la salute della mamma e del neonato rispetto al parto vaginale. Occorre infatti ricordare che il taglio cesareo è un intervento chirurgico e solo in caso di appropriata indicazione medica è in grado di garantire benefici superiori ai potenziali rischi che inevitabilmente
comporta.
A chi mi posso rivolgere per avere informazioni affidabili sul parto?
Durante la gravidanza è importante sfruttare tutte le possibili occasioni di incontro con il medico di
famiglia, l’ostetrica e il ginecologo per ottenere informazioni sulle modalità del parto e sul
taglio cesareo, basate su conoscenze scientifiche aggiornate.
Non esitate a esprimere liberamente eventuali dubbi e preoccupazioni, a farvi illustrare le
diverse modalità di parto e a farvi spiegare quella più indicata nel vostro caso.
Quali sono le informazioni che dovrei ricevere per poter scegliere consapevolmente la modalità del parto?
Se il medico ritiene che nel vostro caso sia più opportuno il ricorso ad un taglio cesareo, deve
spiegarvi quali sono le indicazioni che giustificano la scelta del taglio cesareo, fornendovi
informazioni basate su evidenze scientifiche circa i rischi e i benefici rispetto al parto naturale.
È importante che siate informate su come si svolgerà l’intervento, sui diversi tipi di anestesia e
sulle possibili conseguenze del cesareo per le future gravidanze.
Posso effettuare un cesareo contro il parere del medico?
Si raccomanda di discutere con il medico i motivi della richiesta, valutando i pro e i contro della
scelta, nella consapevolezza che in assenza di appropriate indicazioni mediche il ginecologo
può rifiutare l’intervento. Nei casi in cui la richiesta sia sostenuta soprattutto dalla paura del travaglio
e del parto informatevi sui diversi tipi di sostegno offerti dalla struttura dove intendete partorire: sappiate che in molti casi un programma di sostegno adeguato si è dimostrato efficace nel ridurre l’ansia, nel facilitare la scelta oltre che nel migliorare l’esperienza del parto.
Comunque potete consultare un altro medico per avere un secondo parere.
E se non condivido la proposta del medico di eseguire un cesare?
È importante comprendere e condividere i motivi per cui il ginecologo suggerisce l’intervento, non esitando a chiedere ulteriori chiarimenti e a consultare eventualmente un altro medico.
In ogni caso, potete sempre rifiutare l’intervento, assumendovi la responsabilità della decisione.
Fonte:
Istituto Superiore della Sanità
Ministero della Salute
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